12 Regole per Iniziare una Purificazione Alimentare
4 min readApr 21, 2021
- Evitare (come la peste) farina bianca e zucchero bianco industrialmente raffinati. Per esempio i prodotti da forno dolci con dicitura “zucchero” tra i primi ingredienti. Oppure paste di grani che non abbiano nessun dei seguenti riconoscimenti: Integrale, Biologico, Locale, Raro-Antico.
- Introdurre, senza sensi di colpa, soprattutto nelle ore mattiniere o per le merende pomeridiane, zuccheri semplici dolcificanti di qualità grezza e naturale. Miele, Agave, Acero, Canna Grezzo, Fiori di Cocco, Lucuma…
- Non mischiare nello stesso pasto alimenti tra loro non compatibili. Attenersi alle regole di base della “dieta dissociata”, che non c’è bisogno di seguire alla lettera. Vedere anche la tabella degli abbinamenti sbagliati tra i 3 tipi di frutta: Dolce, Acida, Semiacida.
- La frutta va mangiata in quantità tutti i giorni, biologica, locale, stagionale, in tarda mattina, almeno 20 minuti prima di ingerire altri cibi.
- Se abituati a mangiar pane sovente, di ogni forma, che sia croccante o morbido, sostituire gradualmente il consumo dei tipi a base di cereali raffinati e lieviti industriali con altri pani, che siano a base di farine 100% integrali con “lievito madre”. Successivamente si possono introdurre quelli, ancora migliori, a base di cereali “attivati” o germogliati. Possono essere Raw (essiccati entro certe temperature) o cotti al forno. Per esempio il cosiddetto “Pane Esseno”, senza lieviti.
- Dopo aver ridotto le proteine animali, iniziare ad assumere proteine tramite il consumo moderato di legumi, possibilmente alternando almeno 3 diverse qualità. Si parte dai semi secchi biologici, che andranno ammollati in acqua una notte e poi cotti il minimo indispensabile. Ancor meglio se si fanno germogliare, servirà una quantità inferiore per sfamarsi e l’organismo sarà meno affaticato nella digestione. I semi proteici più facili da germogliare sono le lenticchie, la soia verde mung, il grano, i ceci, il fieno greco.
- Quando, al posto della semplice pasta di farina di grano, si preparano piatti a base di cereali o pseudocereali, con o senza glutine, quali riso, grano saraceno, miglio, amaranto, quinoa, bisognerebbe evitare di fare un sugo a base di pomodoro cotto, perchè il pomodoro è meglio mangiarlo crudo e non insieme ai carboidrati complessi. Soprattutto durante l’estate i pomodori andrebbero mangiati come un frutto, la mattina e nelle ore più calde, lontano dai pasti.
- I dolci si possono continuare a mangiare senza problemi, scegliendo alimenti sani come i datteri, i frutti zuccherini da poco raccolti, il cacao grezzo crudo, il burro di cocco biologico, le carrube, pollini e pappe reali, frutta tropicale secca di provenienza certa, latti vegetali, yogurt artigianali, bevande frizzantine a base di fermenti vivi, barrette energetiche raw biologiche con frutta secca (meglio se attivata) come anacardi, noci, nocciole, mandorle ecc. In un negozio bio troverete vari prodotti abbastanza sani che potete usare per i vostri spuntini.
- Tutta la verdura che è possibile ingerire e digerire cruda, se piacevole al gusto, andrebbe mangiata da poco raccolta e al suo stato naturale, evitando i processi termici di cottura o congelamento. Le verdure che NON si possono mangiare crude andrebbero mangiate in minor quantità. La cottura che altera meno le proprietà nutritive è il vapore. La frittura e la griglia non sono metodi sani di preparazione, inoltre annullano il beneficio vitale dei vegetali, di cui rimane la fibra.
- L’organizzazione dei pasti dovrebbe avvenire secondo la sensibilità del corpo. Il senso della fame è reale se rappresenta i bisogni di apporto di energia richiesto dalle situazioni fisiologiche. Fissare i pasti a una certa ora ha i suoi pro e i suoi contro, è meglio sperimentare diverse soluzioni individualmente. Ideale sarebbe trovare quell’equilibrio che sostituisca la frenesia del “mangiar ingordamente” con l’intuito sensibile e la razionalità (ad es. scelta variata, combinazioni, lettura ingredienti ecc.)
- Il latte di mucca e gli altri prodotti di origine animale andrebbero sostituiti con altro, permettendone un consumo minore. Se si continuano a consumare prodotti di derivazione animale è il caso di prestare particolare attenzione nella selezione della qualità, che è sempre relativa alla specifica provenienza. Bisogna essere disposti ad aumentare il costo della spesa. Va aumentata la varietà dei prodotti di origine vegetale consumati, sperimentando ciò che non si conosce.
- Le insalate a foglia verde, di qualsiasi tonalità di verde, ma anche rosse come i radicchi, andrebbero comprate dai contadini locali e consumate regolarmente in gran quantità. I condimenti delle vostre grandi insalate saranno fantasiosi: di origine biologica, come ad esempio olii di qualità di diverso tipo a crudo, lievito in scaglie, germe di grano, cuticola di semi di psillio, aceti fermentati naturali come quello di mele o di cocco, farine di semi proteici e ricchi di minerali utili quali sesamo, lino, chia, canapa, zucca, girasole ecc.