Le Influenze dell’Occulto su Arte e Letteratura di Fine ’800 – Pt. 1/3

Conferenza di Gianfranco De Turris del 26 maggio 2011. Trascritta dal video.

Tiziano Boccacini
9 min readDec 11, 2023
Lo studioso e scrittore Gianfranco De Turris

Ringrazio Gian Carlo Riccio, ringrazio la direzione del Palazzo delle Esposizioni che mi ha voluto invitare alla conclusione di questo ciclo di conferenze collegate alla mostra qui in atto [100 capolavori dallo Städel Museum di Francoforte. Impressionismo, Espressionismo, Avanguardia] e ringrazio voi di essere presenti. L’argomento che mi hanno assegnato, di mio gradimento ovviamente, è l’esoterismo nell’Europa di fine Ottocento. Un argomento complicatissimo, devo dire la verità, soprattutto nei rapporti con la cultura sia scritta che artistica, e che io cercherò, non dico di riassumere, ma insomma, di spiegare per grandi linee, in quello che dirò adesso. Quindi grazie mille di essere qui.

Rivoluzione di Marzo 1848; Berlino.

Qualcuno ha detto che spesso la Storia, quella con la S maiuscola, ha in sé un tocco di ironia; ed è certamente un’ironia della storia quanto avvenne nel 1848, non tanto per i sommovimenti che fecero traballare le istituzioni europee, da cui il detto popolare che usiamo ancora oggi, “è successo un 48”, quanto per il fatto che uscì a Londra il Manifesto del Partito Comunista di Marx ed Engels, che si apre con la fatidica frase “Uno spettro si aggira per l’Europa, lo spettro del comunismo”. Ma nello stesso anno, al di là dell’Atlantico, grazie alle esperienze delle Sorelle Fox, nacque nella sostanza lo spiritismo, cioè un sistema di comunicazione con presunte anime dei defunti che, dall’aldilà, colloquiavano con i viventi dell’aldiquà, grazie a un sistema di colpi detto “tittologico” che si basava sull’appena nato alfabeto Morse. L’ironia della storia appunto: esordisce un movimento basato sul materialismo storico da un lato e nasce la credenza di una vita oltre la materia ed oltre la morte materiale, quindi immateriale, spiritica o spirituale che sia.

Karl Marx e Friedrich Engels , autori del Manifesto del Partito Comunista (uscito il 21 Febbraio 1848)

E quel che si sarebbe aggirato di lì a pochi anni sull’intera Europa non sarebbe stato un unico spettro, ma una torma di spettri, fantasmi, ectoplasmi, apporti, presenze angeliche e demoniache, evocati da medium maschi e femmine. Una vera e propria cavalcata selvaggia riesumata dalle brume del più lontano passato mitico e leggendario.

Tutto questo non poteva non avere una ripercussione sulla Cultura europea, anch’essa con la C maiuscola, dato che il fenomeno fu di un’ampiezza di cui oggi non ci rendiamo conto e del tutto insospettabile, e che si può verificare soltanto con un esame approfondito di testi e documenti comparati cronologicamente. Testi e documenti che, però, non sono in genere consultati, oppure se lo sono, non vengono collegati fra loro. Ma che, se lo fossero, ci dimostrerebbero l’esistenza, all’epoca, di una vera e propria rete che abbracciava in sé ogni genere di personalità, non solo letterati e artisti, ma anche scienziati e politici. Un fenomeno che non ha paragoni e che quindi non ci è facile comprendere.

nascita della New Age… Seconda metà del ‘900

Neppure il nascere e il diffondersi negli ultimi trent’anni del variegato mondo spiritualista, che va sotto l’etichetta di “New Age” e che, peraltro, ha riscoperto vecchi sistemi ai quali sono stati dati nomi nuovi, come il “channelling”, ha avuto una profonda e capitale influenza, come lo ebbe lo spiritismo, l’occultismo e l’esoterismo tra l’Ottocento e i primi decenni del Novecento.

Sebastian Pether (1790–1844), Moonlit River Landscape with a Castle, a Windmill, and Boatmen.

Ora, la storia dell’arte e della letteratura si può scrivere secondo criteri diversi, esteriori e formali come interni e contenutistici, considerando magari anche vari tipi di influenze che determinate correnti di pensiero possono aver avuto su di essi. Oggi, che non esistono quasi più limiti concettuali e tabù di una qualsiasi ortodossia, si può pensare, senza essere accusati di stravaganza o di eccentricità, di poter parlare dei rapporti fra arte e letteratura da un lato e certe forme del cosiddetto irrazionalismo dell’altro. Ma con questo termine non si vogliono intendere tanto correnti filosofiche, quanto piuttosto quello spiritismo, occultismo, metapsichica ed esoterismo cui ci si è già riferiti e che, pur differenti tra loro, nel periodo in questione erano comunque collegati e, intersecandosi e sovrapponendosi, esercitarono un influsso più notevole di quanto si possa immaginare su poeti, scrittori, pittori, scultori e architetti in tutta Europa e quindi anche in Italia.

Se si ritiene tutto questo complesso di credenze e di teorizzazioni come una specie di corrente culturale appare ovvio che condizionò quegli intellettuali che vi aderirono e che trasfusero nelle loro opere certe concezioni. Se si volesse scrivere una storia per così dire “occulta” della cultura, nel senso dell’influenza dell’esoterismo e dell’occultismo su di essa, ne verrebbe fuori qualcosa di sconcertante e affascinante insieme. Pochi storici della letteratura e dell’arte si sono incamminati su questa strada e quindi le loro ricostruzioni e scoperte non sono molto note, ma esistono.

Franz Anton Mesmer (1734–1815)

Un prodromo di questo nuovo tipo di mentalità lo si può trovare nelle teorizzazioni e nelle esperienze di un medico tedesco, Franz Anton Mesmer, vissuto tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’ 800, che sconvolse le corti dell’Europa e, da lui, il diffondersi del magnetismo e dell’ipnotismo, nonché la creazione del neologismo Mesmerismo, vale a dire la teoria dell’esistenza di un fluido universale che collegava tutte le forme viventi e non. Una teoria non sovrannaturale dunque, ma scientifica, di origine illuminista.

Ma proprio nel momento in cui le teorie di Mesmer sembravano aver perso credito, con la messa in dubbio dell’esistenza di un simile fluido, ecco prodursi in America, nel 1848 come si è detto, quei fenomeni di poltergeist che videro protagoniste le sorelle Kate e Margaret Fox di Hydesville, New York. Il fenomeno dei colpi sui muri delle loro case venne interpretato come un tentativo di comunicazione dei defunti, con cui si cercò quindi di entrare in contatto.

Le sorelle Fox, da sinistra a destra: Leah, Kate e Margaret (Maggie)

Trasmigrata una simile concezione in Europa, essa ebbe il suo vero fondatore, teorico e quasi filosofo, il francese Hippolyte Léon Denizard Rivail, che iniziò ad occuparsi del fenomeno nel 1854; insoddisfatto proprio delle tesi di Mesmer e quindi, con lo pseudonimo scientizzante di Allan Kardec, pubblicò due libri che sono alla base delle teorie spiritiche e dei loro successivi sviluppi: nel 1857 Le livre des esprits e nel 1861 Le livre des médiums, fondando anche una Revue Spiritique a partire dal 1858 e creando di fatto il neologismo spiritismo.

Allan Kardec (1804–1869)

Questi fenomeni vennero presi quasi subito in gestione, per così dire, dagli scienziati dell’epoca, che cercarono di darne una spiegazione razionale e appunto scientifica, insieme alla capacità dei medium e delle sonnambule (come allora si definivano), alle evocazioni, ectoplasmi, tavolini giranti o rotanti, apporti di oggetti da un luogo ad un altro, materializzazioni, levitazioni eccetera, eccetera.

L’interesse per lo spiritismo era diffusissimo all’epoca, in ogni classe sociale, e oltre agli scienziati, soprattutto il premio Nobel 1913 Charles Richet e l’inglese William Crookes, fece adepti anche fra i politici, gli intellettuali e gli artisti, soprattutto in Francia e Gran Bretagna. Dovrebbe essere noto quanto all’esoterismo debbano ad esempio il romanticismo e il simbolismo francesi.

Charles Richet (1850–1935) e William Crookes (1832–1919)

Ma anche l’Italia non ne fu certo da meno. Anche qui, inizialmente, con studiosi di psicologia e antropologia che tentarono esami diretti e fattuali di tutto ciò, come Lombroso, Morselli, Bozzano, di cui poi si dirà.

Cesare Lombroso (1835–1909)

La situazione ha del paradossale: nel secolo della scienza positivista e che vede la nascita di una filosofia materialista, gli scienziati più ortodossi si affannano intorno agli effetti dei fenomeni spiritici, che ritengono senza alcun dubbio solidi e concreti, affrontandoli con la metodologia della scienza per cercarne riscontri e spiegazioni positive. Assistono a determinati fenomeni, formazioni di ectoplasmi, levitazioni di medium, apporti di oggetti, rumori misteriosi e così via, e cercano di darne spiegazioni teoriche in linea con la loro mentalità, proponendo varie soluzioni a seconda delle diverse specializzazioni.

Il loro ragionamento era questo: essendo ormai dimostrato che esistono forze invisibili, ma reali, nel senso che producono effetti reali, ad esempio le onde elettromagnetiche dimostrate sperimentalmente da Hertz nel 1887, le onde radio utilizzate per la prima volta da Marconi nel 1895, la scoperta della radioattività da parte dei coniugi Curie nel 1898, i raggi X scoperti da Röntgen nel 1905, quindi perchè non potevano esistere anche altre manifestazioni incorporee da studiare e spiegare allo stesso modo? Ecco chiarita l’apparente contraddizione.

Guglielmo Marconi (a sinistra) e i coniugi Curie

Da un altro lato però, lo spiritismo si presenta e, man mano si struttura, come una specie di religiosità alternativa alla religione ufficiale, quella della Chiesa di Roma. È una sorta di religione spontanea e per così dire casalinga. Attraverso i tavolini rotanti ognuno può, quando vuole, mettersi in contatto con l’aldilà, senza alcun intermediario istituzionale (come può essere il sacerdote), dando modo a qualsiasi spirito, sia esso di una grande personalità, sia esso di più basso livello, come un congiunto scomparso, di manifestarsi. Diventa, come è stato scritto da Simona Cigliana, “liturgia domestica” da un lato e “gioco di società” dall’altro. Sotto questi aspetti, come si vede, ci sono tratti in comune con la variegata New Age, definita, come si sa, “religione fai da te”.

Non solo, ma strano che possa sembrare, lo spiritismo ebbe anche dei legami con una certa politica dell’epoca, con il socialismo ad esempio, soprattutto in Francia e Gran Bretagna. Infatti, essi, socialismo e spiritismo, avevano tratti ideali in comune che rimandavano anche in parte all’illuminismo: un ottimismo di fondo circa la natura umana, un’idea di progresso positivo, il diffondersi della giustizia, dell’uguaglianza e così via.

Ciò spiega dunque come fosse diffuso in questi ambienti, dove peraltro ne attenua le cariche di violenza rivoluzionaria, e nella Massoneria, infondendovi anche le teorie della reincarnazione, rifiutate dalla Chiesa cattolica. Tutto ciò spiega il motivo per cui molti politici e intellettuali durante il periodo risorgimentale furono allo stesso modo credenti, ma si interessarono attivamente di spiritismo e, che fossero dei socialisti o dei massoni, lo praticassero, da Garibaldi a Mazzini, da Vittorio Emanuele II alla nuora, la Regina Margherita, ma anche Manzoni, Bonghi, Rosmini, D’Azeglio in genere sotto forma di sedute evocatrici e spesso attraverso la scrittura automatica.

Garibaldi, Mazzini, Vittorio Emanuele II

Il Romanticismo e il Simbolismo non potevano essere immuni da queste influenze: in Francia operarono alcuni personaggi fondamentali di questa vicenda. Intanto, l’abbé [abate] Alphonse Louis Constant, più noto come Eliphas Levi e il dottor Gérard Encausse, più noto come Papus, le cui opere e teorie si intrecciarono con quelle di Allan Kardec. Levi infatti pubblicò la sua opera fondamentale Dogme et Rituel de la Haute Magie nel 1855 e La Clef des Grands Mystères nel 1861, contemporaneamente quindi a quelle di Kardec. Papus continuò successivamente in questa direzione, anche se non esattamente la stessa, con, tra l’altro, L’occultisme contemporain del 1887, La Science des mages del 1892 e il traité méthodique de la magie pratique nel 1898.

Continua nella Seconda Parte.

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Tiziano Boccacini

Before the need to change ask yourself these two simple questions: 1) Why am I here? 2) Is it worth to stay? Vivere all’insegna dell’omeostasi