Il Centro Sessuale e La Masturbazione

Il Centro Sessuale nell’Insegnamento di Quarta Via.

Tiziano Boccacini
10 min readApr 21, 2021

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“Gurdjieff — le sue tecniche e la conoscenza di sé”; estratto dal Capitolo 10.

«La donna cercherà di toccarti sulla spalla sinistra in un momento in cui sarai distratto e debole». Dopo un lungo silenzio mi chiese se sentivo dolore dietro alle orecchie o nella nuca. Risposi di no, allora mi spiegò che una sensazione sgradevole in uno di quei punti avrebbe significato che ero stato goffo e che la Catalina mi aveva ferito».

C. Castaneda, Viaggio a Ixtlan

Il sesso è il punto di attrazione più forte per le negatività. La prova suprema in un certo senso durante la crescita del centro magnetico è quella che riguarda il sesso. Si è già detto che il centro sessuale funziona come parte equilibratrice degli istinti e dei movimenti. La forza dell’illusione e le potenze che hanno interesse a mantenere l’uomo nello stato di sonno agiscono soprattutto attraverso il centro sessuale, e più esattamente a sue spese. E come dire che è il centro più rovinato, più devastato. Addirittura la menzogna suprema che l’uomo si racconta è quella di avere una vita sessuale [cioè di avere il controllo cosciente sulle dinamiche interne del suo centro sessuale] .

Il centro sessuale è analogo ai centri superiori [ovvero i centri emotivo e intellettuale perfezionati], è indivisibile, non include parti negative, non è suddiviso in settori. Ma il centro intellettuale o il centro emozionale inferiori [le parti negative di questi centri] o tutte e due assieme possono usurpargli una parte delle sue energie. Specialmente nei paesi occidentali non esiste un’attività sessuale che sia armonica e funzionale: [quel che potrebbe viversi come semplice funzione sessuale] è tutto tranne che sesso. Assieme alla gravità e alla elettricità il sesso è uno dei tre misteri che saranno rivelati nell’età dell’Acquario. Nonostante oggi tutto giri attorno al sesso, mai siamo stati più ignoranti in materia, e naturalmente perché ignoriamo di ignorare. Più che mai attuali e rivoluzionarie sono le cose che Gurdjieff disse pubblicamente sul sesso nei primi decenni del [ventesimo] secolo.

Nel capitolo dodicesimo dei Frammenti [Frammenti di un insegnamento sconosciuto — Ouspensky] viene introdotto un concetto in apparenza strano, quello di «abuso del sesso», che ora analizzeremo. A prima vista, come l’uomo ordinario potrebbe essere indotto a credere, sembra che l’idea alluda a un dilagare del sesso oltre i confini (!), ma subito si ha da comprendere che il termine «abuso» va come al solito inteso in senso funzionale, in rapporto cioè al gioco dell’interdipendenza delle funzioni. Quindi vi è «abuso del sesso» nel senso che i centri mentale ed emozionale tolgono al centro sessuale la sua energia. Il sesso ha a che fare con l’essenza. Se un uomo vivesse secondo l’essenza incontrerebbe sempre la donna o le donne giuste, quanto a unione sessuale, invece questo non succede perché la personalità non tiene conto dei desideri dell’essenza. Morte e rinascita ad ogni modo dipendono strettamente da come funziona il centro sessuale, che è quello che conduce al massimo della schiavitù e dell’attaccamento in stato di «abuso», ma che è anche il mezzo più potente di liberazione. L’energia sessuale è il tipo di materia più fine che esista, è al livello del centro emozionale superiore […]

Attraverso l’unione sessuale possiamo creare quello shock che fa passare l’ottava dal si al do e come risultato si hanno due ottave, una costituita dalla nascita fisica di una nuova vita, l’altra che consiste in un processo che porta a una nascita non fisica, a quella cioè del corpo astrale. Il sesso porta dunque alla procreazione ma anche all’autocreazione. Al livello di H 12 [per esempio in alcune pratiche mistiche] il sesso si identifica con l’Amore ma i suoi figli non sono carnali. Si tratta del processo di trasmutazione alchemica dei metalli vili in oro; delle emozioni negative in emozioni positive. Questo è il Figlio.

Ma il processo di trasmutazione che porta alla formazione del corpo astrale e dei centri superiori non è possibile se prima la vita sessuale non viene armonizzata. L’atto sessuale normale avviene al livello di la 24, che fa vibrare la parte emozionale del centro motorio e che ha come conseguenza di solito la procreazione. È il sesso basato sull’attaccamento affettivo e l’affetto non puro con identificazione sessuale.

Occorre osservare bene il cattivo funzionamento dei centri riguardo al sesso, cominciando da quando l’attività sessuale non viene esercitata. Allora occorrerà vedere se gli altri centri rubano l’energia del centro sessuale, per esempio il mentale. Quando si pensa, si scrivono libri, si discute, si costruiscono teorie filosofiche o scientifiche o politiche con toni di violenza, allora viene usata l’energia del centro sessuale, che ovviamente non funzionerà più al livello H 12, ma scenderà al livello H 48 del mentale. Quando invece si manifestano gusti o sentimenti sgradevoli a proposito del sesso come quando si fanno apprezzamenti nei confronti delle donne, poiché nel centro sessuale non esiste una parte positiva e una parte negativa, significa che il centro emozionale devasta l’energia del sesso e allora si possono anche predicare precetti morali e religiosi, bandire crociate contro gli infedeli, predicare la paura dell’inferno, che in realtà si sta abusando del sesso. Nel centro sessuale propriamente detto non vi sono conflitti e contraddizioni, vi è solo piacere oppure indifferenza. Quando infine facciamo dello sport in senso agonistico, di nuovo [l’eventuale insorgere di] violenza e inutilità rivelano l’usurpazione delle energie sessuali da parte del centro motorio.

Se osserviamo la funzione sessuale in atto possiamo vedere come possa prevalere l’erotismo del mentale, cioè la tendenza a soddisfarsi di immagini di ordine sessuale; o il sentimentalismo, cioè la tenerezza passionale o la gelosia e la crudeltà del centro emozionale, oppure l’irrigidimento o il movimento scoordinato e disarmonico del centro motorio. Solo quando si è formato il centro magnetico si può mettere ordine nella vita sessuale. Solo quando c’è l’amore il sesso può manifestarsi al suo livello superiore.

Nel Belzebù [I racconti di Belzebu a suo nipote — Gurdjieff] si parla del centro sessuale nel cap. XXIII, intitolato «Il quarto soggiorno personale di Belzebù sul pianeta Terra», a proposito della famosa questione delle scimmie, prima della seconda perturbazione Transapalniana. In quel periodo donne e uomini furono costretti a vivere per alcuni anni separati, cioè senza il sesso opposto. Ora bisogna sapere che prima della distruzione dell’Atlantide, quando già si erano cristallizzate varie conseguenze delle proprietà dell’organo Kundabuffer, racconta Belzebù, un nuovo impulso sorse negli uomini. E questo impulso, che ora è chiamato «piacere» consisteva nel rimuovere dal proprio corpo quella sacra sostanza chiamata dappertutto «Exioehary» ma che i terrestri chiamano «sperma», che serve allo scopo della procreazione della specie ma anche allo scopo di essere trasformata per formare i corpi superiori. E questo solo per la soddisfazione di detto impulso. Il risultato era che se non rimuovevano la sacra sostanza dai loro corpi provavano una sensazione che si chiama «Sirkliniamen» ovvero stavano male di salute, stato questo accompagnato da «sofferenza meccanica». Fu così che gli uomini tra di loro si diedero all’onanismo e alla pederastia e le donne si unirono con le scimmie.

Sempre a proposito della questione delle scimmie e dell’origine dell’uomo sarebbe consigliabile come esercizio di lettura intuitiva, fatta per sviluppare la comprensione e il giusto atteggiamento nei confronti del sesso, il libro dell’antropologo K Maerth Il principio era la fine: svelato il mistero dell’origine dell’uomo: l’intelligenza è commestibile [Ferro, Milano 1973]. Se ne potrebbero trarre insegnamenti profondi circa il rapporto tra le conseguenze ereditate dell’organo Kundabuffer, la violenza degli istinti nell’uomo, le scoperte di Freud sugli istinti e sul senso di colpa, le teorie religiose sul peccato originale, la differenza tra donna e uomo e il valore dell’intelligenza in rapporto alla natura e così via.

Sempre nel Belzebù nel capitolo XXXIX («Il Santo pianeta “Purgatorio”») si riprende l’argomento dell’Exioehary e si chiarisce in maniera definitiva il problema della trasmutazione del sesso collegandolo al secondo shock cosciente della trasformazione delle emozioni negative in positive. Il sesso serve o per la procreazione fisica o per l’autoperfezionamento, ma gli uomini sulla terra non sanno fare un uso cosciente della sacra sostanza Exioehary né per l’uno né per l’altro scopo.

Prima di tutto, racconta Belzebù, «con questo nome “spermà’’ essi danno importanza alla totalità delle definite sostanze che si formano soltanto nella presenza degli esseri del “sesso maschile” e ignorano del tutto con disprezzo l’esistenza di una similare totalità della “somma delle sostanze” negli esseri del “sesso femminile”». E poi, da quando essi hanno cessato di attuare i loro «Partkdolg doveri esserici», ogni volta che si trovano di fronte al risultato procreativo dell’atto sessuale «lo considerano una grave disgrazia, soprattutto perché le conseguenze che ne derivano impediscono per un certo tempo la libera gratificazione dei molteplici e multiformi vizi radicati nella loro essenza». Di qui la lotta che essi fanno, specie i contemporanei, per impedire i concepimenti.

Un confuso presentimento del rapporto che corre tra la sacra sostanza Exioehary e il processo di perfezionamento spirituale è sempre esistito presso l’umanità e a partire dal periodo postatlantideo è sopravvissuto fino ai giorni nostri, in maniera però frammentaria e imprecisa. Si sa soltanto che con l’uso di questa sostanza si può arrivare a costruire i corpi superiori, ma non si sa come. E allora si inventò la teoria dell’astinenza, da parte dei «monaci» con i loro «monasteri», ma senza risultato. E ciò perché il processo di trasmutazione del sesso può avvenire soltanto se il secondo e il terzo tipo di cibo vengono assorbiti e digeriti intenzionalmente nell’adempimento dei “Partkdolg doveri esserici”, cioè nello sforzo cosciente e nella sofferenza intenzionale. In mancanza di questo i «monaci» astinenti ottengono solo il risultato di promuovere i depositi di «Karatsiag», o, come lo chiamano sulla terra, «grasso», oppure al contrario diventano «magri e scarni».

Certo che l’uso cosciente del sesso svolgerebbe un ruolo importante nel risvegliare le energie del centro emozionale. La via del cuore può passare attraverso il sesso, che è l’elemento equilibratore che smuove e sblocca gli ostacoli creando situazioni nuove secondo l’azione del principio neutralizzante della legge del Tre.

Un altro punto di vista, più comprensibile, sulla masturbazione

dal libro NO SABER ES FORMIDABLE!

di NATHALIE DE SALZMANN DE ETIEVAN

Sulla masturbazione ci sono molte opinioni. Ci sono dottori che dicono che non è buona. Altri si. Personalmente penso che non è buona perché prepara molto male la relazione tra uomo e donna, poi è centrata sul piacere di una sola persona senza necessità dell’altra, rafforzando così l’egoismo nel sesso.

Se un bambino si masturba ogni tanto, senza dargli molta importanza, è tollerabile, perché ogni tanto potrà avere un desiderio naturale. E’ l’esagerazione in tutte le cose quello che non è buono. Se il bambino si masturba esageratamente si metterà in una situazione pregiudiziale dalla quale non potrà venirne fuori senza aiuto. Se è piccolo bisogna interessarlo rapidamente in altre cose per far spostare il suo interesse. È il caso di essere severi e fermi riguardo a questo vizio. Se un bambino domanda cos’è masturbarsi bisogna rispondergli con chiarezza la verità, semplicemente. Per esempio, “É toccare il proprio sesso per ottenere piacere. Ma se lo fai ora, diventerai un qualcosa di molto debole che obbedisce soltanto a ciò che gli piace” (Al vizio!). Bisogna parlargli, comunicare con loro ancor di più di come facciamo.

Quantunque molti psicologi dicono che non è buono masturbarsi, personalmente non lo credo, ma non bisogna neanche essere esagerati sul sentimento contrario. Bisogna avere una certa freddezza, ma non una fermezza che condanna. I bambini che si masturbano molto, generalmente non hanno l’attenzione, sono molto distratti. Per questo bisogna farli uscire da questa abitudine. Un bambino deve assaporare la sua vita di fanciullo, ma se si masturba sempre, tutte le sue energie vanno verso questa mania; per lui non conta nulla se non questa soddisfazione costante, non contano né i genitori né la sua vita. É una situazione anormale dalla quale è necessario far uscire fuori il bambino.

Quando i giovani sentono le prime manifestazioni del sesso, è difficile impedirgli di cercare una scappatoia come quella di masturbarsi, che tra l’altro, procura piacere, qualcosa che cerchiamo tutti. Il nostro atteggiamento nei confronti di questi fanciulli non deve essere di condanna, perché se si sentono condannati per questa cosa, la faranno ancora di più, per reagire contro l’autorità. Bisogna pensare bene qual è la cosa più importante: che il giovane si masturbi ed abbia comunque fiducia in noi oppure che rinunci a masturbarsi e abbia del risentimento nei nostri confronti. La meta è quella di unire queste due cose: vale a dire che mantenendo fiducia in noi, rinunci a fare quella cosa troppo spesso.

Perché è negativo masturbarsi?- Perché quest’atto è accompagnato sempre dall’immaginazione che crea qualcosa di falso nella relazione con il sesso opposto e perché utilizza un’energia che potrebbe servire per la sua evoluzione. Perché con quest’atto si obbedisce al signor Egoismo e non si compartecipa con l’altro.

Questa forza sessuale ha bisogno di esprimersi, ma quando si abusa di essa, fa abbassare la facoltà dell’attenzione e danneggia perfino la salute del giovane, poi si diviene più nervosi perché il masturbarsi si trasforma in ossessione, in un’idea fissa, che pretende ogni volta di più. La masturbazione, come la droga, produce dipendenza e nessuna dipendenza è buona; questa cosa i giovani possono capirla, ma bisogna parlare, comunicare con loro ancora di più di come avevamo fatto. Dobbiamo superare quei parametri stretti in cui fummo educati. Per i giovani è difficile esprimere le cose che conoscono appena. Per questo l’adulto deve fare il movimento di aprirsi per comprenderlo. Ma se l’adulto pretende di condannare, è meglio che non parli.

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Tiziano Boccacini

Before the need to change ask yourself these two simple questions: 1) Why am I here? 2) Is it worth to stay? Vivere all’insegna dell’omeostasi