Bafometto Letterario X Dadastickers
Il Bafometto Letterario incontra Dadastickers alla Fondazione Teatro di Figino. Una Psicomanzia Letteraria per cavare il Dada Storico in Ticino.
Nel weekend tra venerdì 15 e domenica 17 settembre si è tenuto alla Fondazione Claudia Lombardi per il Teatro un evento di tre giorni, Ca.Ticino, organizzato, tra gli altri, dall’artista Giulio Gamba, che ancora ringrazio per l’invito.
L’intervento ha preso la forma di un’esposizione Dadastickers, in cui si è inserita la performance del Bafometto Letterario :
Un singolo alla volta entrava nell’ufficio, sedeva al tavolo rotondo coperto da una tenda di velluto rosso su cui erano distribuiti 1000 dadastickers, recanti enunciati tutti diversi. A tu per tu, il Bafometto Letterario, con l’ausilio di tre specchi, ispezionava il personaggio con l’incontro dei quattro occhi. Poi estraeva una frase casuale da uno dei 10 libri, per farla scrivere a mano al consultante. Dopodiché si davano pochi minuti per scegliere dalla tenda rossa l’enunciato dadasticker da prendere e portare a casa. Si chiedeva al personaggio di procedere alla scrittura coartata di un testo, ispirandosi a 3 comuni ticinesi, scelti in risposta alla domanda <<di quali comuni ti piacerebbe approfondire la conoscenza?>>. Il testo doveva contenere per intero sia la frase uscita dal libro che l’enunciato dadasticker.
Seguono i testi dei gentili avventori.
Lia
Frasco; Bellinzona; Tegna
Capricci grovigli e affetti a Bellinzona, a Tegna invece soltanto acque blu, profondo verde. Dovremmo amare tutti Frasco un po’ di più, perchè le piccole perle non vadano dimenticate. Ricorda che le persone ambiziose non sanno che cosa sia l’amore, e noi siamo dominati proprio da persone ambiziose.
Claudia
Tesserete; San Bernardino; Locarno
Col coraggio di restare un’ora in vasca senza saponi … Ma perchè in vasca? A ben vedere è un lago, un bellissimo lago, quello che bagna Locarno. In un cammino che parte dalle alture del San Bernardino il sole nella notte, la notte nel sole, un susseguirsi di giorni... Camminare, camminare, sempre camminare lungo le valli fino a raggiungere un piccolo paese con un che di pittoresco, un paese di artisti scompigliati, Tesserete. Ma che cos’è l’arte, se non una gran sofferenza, una ricerca instancabile di comunicare ciò che è importante? Non puoi infatti praticare a lungo un’attività che non senti davvero tua.
Paula
Gandria, Rivera, Faido
Faido, dov’è il tuo rossore? Dov’è quel lampione che illuminava il bosco? Si trova ora tra Rivera e oltralpe? Forse tra qualche mese ripenserò a quando in quello stato d’animo ritornai verso casa, arricchito ora di un’altra casa: Gandria.
Ylenia
Lugano; Canobbio; Morcote
Lugano, ti abito da poco, ma siamo così simili. Hai fatto tua la rinuncia alla vicinanza piena, alla passione e alla felicità intera. In questo, forse, ti sono sorella. E per questo, a volte, sogno e ti metto in competizione con Morcote. Solo per lei è vera quella frase “lo spettatore, non l’autore, è il creatore dell’opera d’arte”. Perchè nessuno ti ha scritta, ma gli occhi di tutti ti hanno creata. In questo duello tra belli, io dormo e riposo a Canobbio, forse per senso del dovere o forse per volontà. E magari un giorno sarai proprio tu ad insegnarmi che l’atto di volontà può essere, e spesso è, intrinsecamente gioioso. E sarà allora che saprò gioire pienamente di ogni desiderio e di ogni scelta. E Lugano e Morcote faranno finalmente pace.
Amalia
Gandria; Maggia; Cureglia
Da Cureglia lei è partita verso la Valle Maggia. C’é un messaggio più profondo da scoprire. Durante il percorso trovò un uomo: era per lei un amico. Tanti anni prima si erano conosciuti a Gandria ed era stato un momento magico; adesso semplicemente l’ha veduto, ma è come se una visione celeste le fosse apparsa.
Tiago
Arzo; Cimadera; Giornico
Arzo è la capitale del teatro, questa magia succede solo pochi giorni all’anno. Ci s’incontra, per noi, per voi non esiste riposare. In autunno invece c’è tempo e a Cimadera dietro un albero può capitare di trovare un fungo. In Leventina, non si direbbe, ma la festa impazza: una reazione chimica può indurre un’espansione della mente tale da consentire l’esperienza. Il vino di Giornico è un lusso. Preferiamo festeggiare a basso costo.
LISA
Verzasca; Val Mara; Giornico
Mancando le condizioni l’amore coniugale si esaudisce e scompare, esclusivamente nel nuovo comune di Val Mara. Uscendo dal Sottoceneri e salendo nel Sopraceneri possiamo scegliere due valli, una nel locarnese e una nel bellinzonese. Nel locarnese troviamo Verzasca, che è un nuovo comune. Qui si narra della storia di una regina e le sue insondabili passioni per la natura. Gli abitanti della valle non le chiedevano mai come stava, per riverirla, ma usavano domandare : << Le lumache sono all’altezza di vostra signoria ? >> . Se vogliamo andare più a nord troviamo Giornico, in Valle Leventina. Questa cittadina è la sola che ci sia stata immediatamente accessibile per la sua appartenenza alla nostra stessa psicologia.
MATILDE
Maggia; Muggio; Brissago
Impressioni, emozioni, azione e scrittura. Chi valuta la priorità delle idee che ti portano ad agire in un determinato contesto? A Brissago è impossibile concepire o sentire quanto accade quando siete in completa inazione. Sarebbe bello che a Maggia e a Muggio non fosse vietato rubare i libri.
IANNIS
Giornico; Gordola; Osogna
Esistono luoghi speciali in cui la natura dell’uomo si innalza. Sia sotto le cascate di Osogna che sotto l’influenza delle pietre antiche di Giornico l’animo cambia, si può definire l’ossessione delle metamorfosi come un bisogno violento. Pazzi, ma in ritardo: non va bene. A Gordola l’artista nero, giallo, rosso deve essere un chiaroveggente.
LAVINIA
Prugiasco; Osco; Arogno
A Prugiasco li pregai di evitarmi ciò che mi era accaduto in quegli ultimi giorni ad Osco, poiché in quel luogo protetto dalle montagne un’idea è un concetto complesso o astratto, un’indomabile sete di moralità nella vacillante generalità dell’ingiusto, che potrebbe farmi scivolare, rotolare fino ad Arogno.
RUBEN
Sonvico; Pregassona; Muggio
La strana pratica dell’ablazione di Muggio sembra essere particolarmente frequente in una regione arcaica come Pregassona. Un grande tappeto vellutato a forma di Sonvico delimita lo spazio dedicato alla pratica.
STEFANO
Biasca; Vezia; Collina d’Oro
Biasca è sconosciuta ai più e in un certo qual modo l’ho sempre amata nel mio cuore, terra di anarchici, incontro tra valli, punto di partenza e punto di arrivo. E questo potere, a sua volta, è necessario all’uomo, che con il suo solo mentale, ha riconosciuto la propria nullità. Vezia è la partenza, è la memoria, in un certo modo come se fosse la rinuncia alla rinuncia, un posto che non esiste; da lì, nei giorni di malinconia, sei in grado di vedere, o almeno di percepire, la Collina d’Oro.
ENZO
Tesserete; Agno; Bre (Lugano)
Per Agno, in una bella giornata di sole, si può tranquillamente girovagare. Io invece farò il giro dell’isola principale a nuoto. Guarderò i bambini giocare a riva e le papere gironzolare disinvolte. Tesserete mi ricorda, d’inverno, il fuoco gelido che m’invade e s’impasta con il tuo oroglio da paesano ticinese. Andando su verso il Bre m’accorgo, nel seguire quella strada tortuosa, che questi stati assomigliano agli anelli di una catena e questa catena stessa non ha che la forza dell’anello più debole.